IL NOSTRO PIANETA VERDE – Venerdi 5 Luglio

LA COMPAGNIA DI NUOVE FRONTIERE

PRESENTA

IL NOSTRO PIANETA VERDE

 

Accorrete Venerdì 5 luglio alle ore 21 in Piazza Rossellini arrivano degli esseri speciali, che ci assomigliano molto ma non sono uguali. Loro sono avanti nel tempo e di tutte le nostre bassezze sono superiori, per questo sono partiti da un Pianeta lontano, per salvarci e per farci scoprire la bellezza di essere davvero UMANI.

Liberamente ispirato al famoso film del regista Coline Serreau, da cui prende il nome, è lo spettacolo che quest’anno andiamo a rappresentare: IL PIANETA VERDE.

I nostri ragazzi hanno trascorso un anno fantastico nel laboratorio di espressività teatrale, guidato da Silvia Degrandi e Giorgia Visani, coadiuvate dalle simpatiche Elisabetta Martinelli, Marina Cuccu, Antonella Pintozzi e con la straordinaria partecipazione della nostra maestra d’arte, l’artista Nadia Cesarini, che ha curato le scenografie in collaborazione con Marina Cuccu, da due anni nostre inseparabili collaboratrici e soprattutto amiche.

Dicevo un anno fantastico, nel quale i ragazzi hanno imparato a rapportarsi meglio tra loro, a riconoscere e gestire le emozioni, almeno nel contesto del laboratorio. Inoltre, cosa importantissima nel disturbo comportamentale, è stato fatto un lavoro di educazione all’ascolto e al mutuo aiuto tra i ragazzi con più abilità con quelli che ne hanno di meno, sviluppando sinergie positive da ambo i lati.

Silvia e Giorgia non a caso hanno scelto la trama di questo film, dove il messaggio di fratellanza, di rispetto per l’altro, per l’ambiente, che è il nostro pianeta, contro il denaro, che rovina i rapporti tra gli esseri umani, li distrugge, è quanto mai attuale.

Chi meglio delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi poteva rappresentare i personaggi di questa storia?

Con tutte le difficoltà della nostra esistenza, le frustrazioni, ma soprattutto la sempre precaria questione dell’intervento assistenziale appropriato, i nostri figli restano e resteranno sempre degli esempi di purezza ma anche di terribile asprezza, frustrazione, che costringono chiunque li frequenti, ma soprattutto noi, a mutare la propria natura, il proprio modo di vivere e di pensare.

Queste creature meravigliosamente complicate sono anime candide dove non alberga l’odio, l’avidità del denaro e tutte le brutture, che rendono l’Uomo il peggiore essere vivente del creato.

Questi esseri speciali ci assomigliano ma non sono uguali ed è quella la differenza, da cui dobbiamo imparare la sapienza di un sorriso senza malizia, di una lacrima, di un abbraccio.

Un ringraziamento specialissimo è doveroso da parte di tutte noi alla nostra Presidente Cesarina Olivan, che si è spesa indefessamente, per correre dietro a tutti i laboratori e questo è stato sicuramente il più impegnativo, ma anche il più gratificante.

SIAMO DIVERSI PERCHÉ SIAMO UGUALI

Da lontano vi abbiamo visto,

dal verdeazzurro del nostro pianeta.

Abbiamo visto la vostra tristezza,

la vostra incredibile debolezza;

la vostra miseria abbellita di monili,

belletti e rossetti per espressioni cretine;

i-phone luccicanti e automobili sempre più grandi,

per l’ingordigia il pianeta avete razziato

solo per soddisfare il vostro palato

che senza speranza è un povero disperato.

Abbiamo letto il vostro cuore

addolorato e dolorante,

così siamo partiti incoraggiandoci a vicenda.

Perché la storia insegna che noi diversi,

superiori alla forma perfetta e tonda,

siamo scartati come cosa immonda.

Siamo diversi, perché non ci siamo persi,

siamo diversi perché siamo liberi,

la vostra mente chiusa è il vostro limite,

il vostro meschino e rapace egoismo

vi ha gettato nel vostro istmo

che vi soffoca, come la plastica i pesci.

Siamo diversi perché siamo uguali,

fratelli degli uccelli e dei pesci

sorelle delle mucche e delle pecorelle,

tutti figli dello stesso pianeta,

il vostro come il nostro nato Verde:

razziato, depredato da una squallida moneta

che v’ha rinchiuso nel suo gelido metallo,

costretti a un triste e squallido ballo.

NOI, che voi guardate strano,

siamo quelli andati più lontano

siamo quelli che prima hanno capito

che basta sapersi prendere per mano.

VENITE NUMEROSI DI CERTO NON VI ANNOIERETE